Bambini e… morsi
I bambini tra i 2 e i 3 anni circa cominciano a “mordere” non più solo i propri giocattoli, gli oggetti o i ciucci, ma anche i fratellini, i cuginetti, i compagnetti di classe o addirittura anche i genitori e gli adulti di riferimento.
Si tratta di una fase evolutiva che non comporta patologia, in quanto rappresenta per il bambino una fase di conoscenza; tuttavia, spesso può comportare difficoltà sia per i genitori che devono gestire questi morsi, sia per i genitori dei bambini che i morsi li subiscono.
Innanzitutto il bambino non va assolutamente “demonizzato” o considerato “aggressivo” e soprattutto non va allontanato dagli altri bimbi o escluso dal gruppo.
Piuttosto è necessario spiegare al bambino che si tratta di un gesto molto grave, che non va fatto, perchè procura dolore e pianto a chi il morso lo subisce.
Tutte le volte che il bambino morde, l’adulto deve ripetergli con fermezza e con delusione che il morso non va dato perchè fa male.
E’ importante che il bambino si accorga delle conseguenze del suo morso sull’altro bambino: arrossamento, pianto, urla…
E’ anche utile mostrare al bambino che mette in atto il morso i segni del morso dato e fare notare che il bambino che ha subito il morso piange per causa sua.
Inoltre è bene anche capire in quali circostanze il bambino morda:
- Se il bambino lo fa quando è arrabbiato è bene rassicurare il bambino, tranquillizzarlo e contemporaneamente ribadire la proibizione del morso; chiedetegli poi che vi spieghi (se ci riesce) anche il motivo della sua rabbia.
- Se invece morde per ottenere un giocattolo da un amichetto, fategli capire che le cose si possono chiedere con le parole e per piacere, e che si possono ottenere risultati migliori utilizzando dei modi gentili.
- Anche se lo fa per dimostrare affetto, il bambino va comunque bloccato e rimproverato.
In tutti i casi, non rispondete mai al morso con soluzioni violente, questo infatti confermerebbe nel bambino l’idea che soluzioni violente, morso compreso, possano servire per far valere i propri diritti.
Per quanto riguarda i genitori dei bambini che subiscono spesso i morsi:
- è fondamentale che non chiedano ai propri figli di allontanarsi da coloro che mordono, in quanto rischierebbero di incutere nei propri figli paure e ansie eccessive.
- E’ bene anche che non chiedano ai figli di rispondere al morso col morso.
- È meglio spiegare ai propri figli che i morsi non vanno dati, che il bambino che li ha morsi ha sbagliato e che a volte succede che qualche bambino morda ma che non è il modo corretto per risolvere le situazioni o per ottenere qualcosa.
Dott.ssa Marianna Vallone
(psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta familiare)